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Si può RIUNIFICARE un paese se si continua a denigrare gli altri?

Ebbene si, ognuno di noi, anche chi per primo ha parlato di RIUNIFICAZIONE e di UNIONE deve rispondere a questa domanda.

Il punto è – a mio modesto avviso – che chi per prima parla di “riunificare” – e soprattutto lo fa in tempi che definirei sospetti – stia assumendo proprio quell’atteggiamento definito “disfattista” nei confronti di chi ci ha in qualche modo e per qualsiasi motivo – ancorchè non condiviso dai più – messo la faccia.

Il risultato: ancora oggi queste persone, compreso il sottoscritto, pagano lo scotto di essere scesi in campo per il bene della comunità.

Chi assume o ha assunto negli anni – ma soprattutto negli ultimi periodi – questo atteggiamento ha pensato bene (sic!!!) di utilizzarlo come unico strumento per ambire a quel posto desiderato e cercato ormai da anni.

Spero fortemente di cadere in errore, anche perché non posso credere che questo possa essere l’atteggiamento ed il pensiero di tutti i miei compaesani.

Chiamatemi idealista ma sono convinto che Gambatesa è una comunità semplice e genuina che sa riconoscere, al di là degli errori e delle mancanze, l’umiltà e la correttezza delle persone.

Purtroppo l’orgoglio, come sempre, provoca tensioni, rompe la fratellanza, e soprattutto genera DISCORDIA.

Allora proviamo per una volta a metterlo da parte e soprattutto cerchiamo di non nasconderci dietro a persone di facciata.

Al contrario, usciamo allo scoperto e se è necessario chiediamo alla gente che chiede lealtà ed onestà politica chi potrebbe o come dovrebbe essere, o meglio ancora cosa dovrebbe fare, il rappresentante ideale, lasciando perdere i soliti accordi sottobanco, e comunque senza strumentalizzare la politica e le sue campagne per “guerrigliare” con l’avversario.

È una sfida che non ha senso, anche perché l’occasione di oggi deve servire alla costruzione del domani, e non, come di fatto accade, a puntare il dito contro chi sinora – in un modo o nell’altro ci ha messo la faccia.

Voglio sperare che la prossima campagna elettorale, per chi avrà modo di condurla e soprattutto per l’intera collettività, sia un momento di crescita interiore, e non anche occasione per rinvangare “ieri”.

Tutti e intendo tutti sono chiamati a farsi carico dei problemi della comunità, capire di cosa ha realmente bisogno il nostro paese semplicemente per vivere bene, e – nel nostro piccolo – cercare soluzioni per rilanciare l’economia di Gambatesa, anche con la speranza di arginare lo spopolamento.

Circostanza che certo non dipende – come ipotesi denigratoria gratuita – dalle contrapposizioni che bloccano o hanno bloccato lo sviluppo sociale, esso è, semplicemente, frutto delle politiche nazionali prima e regionali poi; allora se un cambiamento deve esserci c’è bisogno che qualcuno più in alto di noi faccia la prima mossa, il nostro compito è quello di farci trovare pronti nel momento in cui realmente questo vento cambi.

Giovani e meno giovani, prima di immettersi nella competizione politica, debbono domandarsi quale ruolo devono o possono avere nel sistema della comunità, chiedersi quale è l’obiettivo da raggiungere e quali i tempi e le modalità, oltre alle condizioni per definirlo; avere cioè una chiara nozione degli aspetti socio-economici e socio-temporali in cui si vive ed esaminare quali possono essere le puntuali risposte alle tante esigenze della comunità nell’immediato presente, e a seguire nel prossimo futuro.

La nostra è una piccola comunità, e come tale vive di tante piccole esigenze e soprattutto di tante aspettative per cui credo che nessuno possa dirsi o ritenersi superiore all’altro, anzi al contrario ognuno di noi rappresenta l’anello di congiunzione con l’altro: questa è la formula dell’uguaglianza che porta all’umiltà, alla lealtà ed al rispetto reciproco per il benessere collettivo.

Solo a queste condizioni sarà possibile per Gambatesa, e soprattutto per i Gambatesani parlare di Riunificazione.

Auguro a tutte le “squadre” che scenderanno in campo di condurre una serena e pacata campagna elettorale – possibilmente al di fuori del sito gambatesablog  che ricordo a tutti rimane apolitico ed al servizio di tutti indistintamente dal colore politico – e soprattutto di far tesoro delle speranze e delle aspettative della comunità dei gambatesani.

Mariano Diasio

1 Comment

  1. lucadalex ha detto:

    Eccomi qua! Il primo che ha parlato di riunificazione risponde alla tua domanda: probabilmente non è chiara la differenza tra denigrazione personale (quella della quale parlo nel mio articolo) e critica politica, quella inerente i programmi, i progetti ed il modo di agire politicamente. Le mie opinioni sul comportamento di giunta a consiglio comunale, espresse a più riprese su questo blog, e che probabilmente, in passato, hanno ferito la tua/vostra sensibilità, rientrano nella seconda categoria e sono sacrosante, tutte ben motivate, ancorché possono essere smentite e criticate (cosa del resto mai avvenuta).
    Non si può negare il diritto di critica politica fatto da un cittadino verso i propri rappresentanti, appellandosi alla “denigrazione” (che è ben altra cosa), anche quando questo cittadino lo fa completamente “solo”. Giudicare le persone è un conto, giudicare la politica delle persone è un altro. Sono i rapporti personali che non vanno toccati e l’odio che va eliminato (questo il senso del mio articolo).
    Se oggi stai/state pagando lo scotto di averci messo la faccia, non dipende dal fatto che io ho criticato a più riprese i mancati interventi dell’opposizione (dato di fatto), ma probabilmente deriva dalla proverbiale inerzia che vi ha contraddistinto per ben 5 anni e che, guarda caso, finisce proprio a pochi mesi dalle elezioni.
    Avete avuto la vostra chance, potevate arrivare a queste elezioni in trionfo visti gli scellerati interventi attuati della maggioranza nell’ultimo lustro… avete preferito non farlo! (Se non è così puoi smentirmi con dati alla mano, non avrei problemi a fare un passo indietro).
    Quanto a questa affermazione “Chi assume o ha assunto negli anni – ma soprattutto negli ultimi periodi – questo atteggiamento ha pensato bene (sic!!!) di utilizzarlo come unico strumento per ambire a quel posto desiderato e cercato ormai da anni.”, se dovesse essere rivolta a me denoterebbe ad oggi una mancanza totale di informazioni.
    Reputo infine giusto e corretto quanto scritto nella seconda metà dell’articolo… ma una domanda mi sorge spontanea: perché, caro Mariano, tutto quello che dici non l’hai proposto nel ruolo che hai ricoperto fino ad oggi e te ne ricordi solo adesso? In molti attendono ancora di saperlo….

    PS gambatesablog si è sempre occupato di politica dando voce a tutti senza censura (nei limiti della diffamazione) e così sarà anche questa volta. Per commentare basta registrarsi (o collegarsi), per scrivere articoli basta inviarli nel form “contatti” o chiedere l’autorizzazione a postare direttamente.

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