ANCORA IL CAMPOBASSO A GAMBATESA
17 Febbraio 2009
Il Gambatesa cede negli ultimi minuti: sconfitta 2-1 a Nuova Cliternia.
23 Febbraio 2009

Anche gambatesablog saluta Michele Scorrano.

Grande capitano del Campobasso, grande uomo dello sport molisano, ieri è morto a 57 anni Michele Scorrano colpito da un infarto fulminante. Qui a Gambatesa sono davvero in molti i ragazzi che l’hanno conosciuto dai lontani tempi di quando si occupò della scuola calcio Tufara oppure che hanno militato nella Primavera CB.

In tutti noi che l’abbiamo conosciuto come allenatore e per quanti ne hanno apprezzato le gesta sportive, ha lasciato un bellissimo ricordo ed un vuoto incolmabile.

Ciao MIchele, con te se ne và un pezzo di storia del calcio molisano. Gambatesablog si associa al dolore della famiglia inviando sentite condoglianze.

2 Comments

  1. capellone ha detto:

    E’ molto tempo che non scrivo più sul blog, per mancanza di tempo, ma questa penso sia un occasione particolare e non voglio lasciarmela scappare.
    Ieri sono stato al funerale dell’immenso capitano del Campobasso dei tempi d’oro assieme al buon Antonello Conte e a tuo padre Ugo, luca.
    Non posso dirvi la gente che c’era a rendere l’ultimo saluto ad una meravigliosa persona di sport, ma anche un grande uomo nella vita di tutti i giorni.
    Io ho conosciuto questo signore da bambino quando ancora non sapevo chi fosse stato negli anni precedenti.Io giocavo alle Acli mentre lui era il deus ex machina della Primavera, altra gloriosa società calcistica molto rinomata a livello giovanile, da lui peraltro creata. Per i casi della vita siamo sempre stati avversari a causa della mia lunga militanza nella compagine di Antonio Rauso, altro compianto, immenso uomo di sport come Michele, ma da subito tra noi si è creato un legame di amicizia e profondo rispetto, forse anche grazie alla mia conoscenza dell figlia Mirella e alla sua conoscenza con mio padre. L’ho sempre visto come una persona semplice, a disposizione di tutti, mai sopra le righe, sempre pronto a tendere una mano agli avversari e mai polemico. Ho combattutto molte battaglie contro le sue squadre ma il mio ricordo di quelle partite sta tutto nella signorilità e nella grinta che lui metteva in tutto ciò che faceva. Ci siamo incontrati anche qualche volta sui campi da calcetto assieme alle altre vecchie glorie del Campobasso come Progna, De Libero, Grimani: calcetto che lui praticava dopo aver appeso le scarpe a tredici, calcetto che probabilmente gli è stato fatale. Ho visto in seguito le partite del Campobasso da lui condotto fino in serie B, sempre con la stessa voglia e la stessa fierezza, con il carisma e la forza che lui metteva in ogni partita, l’ho visto marcare gente come Bruno Giordano e Gianluca Vialli senza aver paura di chi, come loro, sarebbe salito alla ribalta di campionati importanti. Vorrei solo che i ragazzi di oggi che si apprestano a giocare al calcio guardino a lui come ad un esempio di sport e di vita, come lo è stato per me e che possano mettere tutta la vogli di vincere e di lottare fino alla fine, come ha fatto lui. Ciao CAPITANO.

  2. lucadalex ha detto:

    Grande Dario, sei riuscito in poche righe e rendere perfettamente l’idea di che persona era Michele. Ho disputato, insieme a Gianmichele, con lui un bellissimo campionato di giovanissimi regionali alla Primavera (una delle poche parentesi felici della mia carriera calcistica), e ho potuto apprezzare sia l’uomo di sport quanto soprattutto la persona, con la sua umiltà che a distanza di 10 anni e più ogni volta che lo incontravo mi dimostrava lo stesso affetto di una volta…. grande Michele.

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