Il richiamo dell’emigrante….

Dalla pagina FaceBook di Sognando Gambatesa (862 membri all’attivo):

Maria Teresa Capone scrive: A volte, noi “gambatesani lontani”, sembriamo figli di un Dio Minore: abbiamo la nostalgia nel cuore e le radici di appartenenza nelle vene, eppure, non ci è concesso di tornare quando lo desideriamo, quando la voce dell’Anima si fa forte e ci chiama, non sappiamo pur tornando, dove “restare” per quel po che il tempo ci offre. Stasera rivolgo due preghiere, una ai “fratelli” gambatesani residenti: dateci una possibilità per tornare ed una per rivivere quei ricordi che sono in ogni angolo del paese, ad ogni crocevia, davanti alle Chiese, … al Castello. L’altra è una preghiera rivolta alla Madonna della Vittoria: così come ogni anno ti è concesso di tornare per rivivere nei cuori di tutti gli abitanti, concedi anche a noi figli lontani di poter tornare e fare festa insieme a TE… tutti insieme in un unico abbraccio sotto lo stesso cielo dell’amata Gambatesa. . .

Avete mai sentito richiamo più accorato da parte di un emigrante per richiedere ai residenti di dargli di nuovo la possibilità di visitare la sua terra per qualche giorno?

Io personalmente no. Ma ritengo che delle considerazioni siano doverose:

“ho avuto modo di far visita a molti emigranti in Italia ed all’estero osservandone il forte attaccamento al paese e circa 5 anni fa, intorno alla metà di Luglio, aprivo con Mariano Diasio gambatesablog proprio con lo scopo di tenere informati sugli avvenimenti locali gli emigranti gambatesani, sia quelli storici, che i miei coetanei costretti ad andar fuori per studio o per lavoro. In cinque anni di questa attività volontaria non ho mai perso nemmeno per un secondo, la voglia di scrivere di Gambatesa, tra mille impegni di studio, di lavoro, con associazioni e quant’altro può riguardare un ragazzo della mia età… e sapete perché?

E’ proprio grazie alle migliaia di emigranti che da ogni angolo del mondo seguono questo sito e che mi ringraziano per il lavoro informativo svolto a loro favore. Una benzina inesauribile che mi permette di andare avanti e sentirmi fiero alla sola idea che un concittadino lontano migliaia di chilometri possa sentirsi parte integrante di questo paese.

Adesso, chi chiedono di più, di dargli la possibilità di venire a stare un po’ da noi, cosa resa difficile dall’assenza di strutture ricettive come B&B, alberghi, ecc,,..

Da notare come in altri posti succede l’esatto contrario: è il paese che chiede all’emigrante di tornare!! In una politica integrata comune-associazioni, gli si trova il vitto e l’alloggio assicurando un confortevole soggiorno, si rafforzano i legami, si incentiva a tornare magari acquistando una casa dove ritirarsi dopo la pensione. Quanto dovrà durare ancora questa insensibilità?

Tornando ai fatti, la riflessione di Maria Teresa ha riscosso molto successo nel gruppo tanto che il nostro Parroco Don Peppino, molto attivo sui canali multimediali, ha lanciato la seguente iniziativa:

“Invito tutti i Gambatesani a inviare a parrocchias_bartolomeo@hotmail.com una preghiera alla Madonna della Vittoria; le migliori saranno fuse in un’unica supplica da rivolgere alla Madonna il prossimo 15 agosto”.

Ottima iniziativa!

E ottima iniziativa sarebbe se si iniziasse a fare un censimento delle case vuote ma comunque abitabili da mettere a disposizione per il periodo estivo in affitto.

Mi preme ringraziare Maria Teresa per le sue parole toccanti capaci di sensibilizzare tantissimi internauti gambatesani su questo tema, un tema che deve far riflettere tutti sulla necessità di aprire strutture destinate all’accoglienza (i Bed and Brekfast di tre stanze non richiedono neanche l’apertura di una partita iva), del resto solo così il paese potrà salvarsi: far arrivare i turisti e accogliere i figli strappati a questa terra facendoli tornare a casa.

Più ne siamo meglio stiamo….