Torniamo ad occuparci di politica locale… Finalmente!
Come già ricordato molte volte, da un paio di anni ormai, è possibile monitorare l’attività amministrativa del nostro comune tramite il Sito internet del Comune di Gambatesa, in particolare dall‘albo pretorio online, stanza virtuale dove vengono pubblicate delibere, avvisi e determinazioni dei responsabili di servizio.
In poche parole, è possibile fare le pulci all’amministrazione comunale standosene comodamente seduti a casa davanti ad un PC.
Chi segue costantemente tale attività amministrativa, leggendo gli atti disponibili, ha potuto sicuramente notare alcune particolarità tipiche dei nostri organi deliberanti (giunta e consiglio), nonché del lavoro dei dipendenti comunali.
La prima particolarità è la mancata pubblicazione dei testi delle Determinazioni del Responsabile del Servizio. La legge non lo impone espressamente (almeno sotto i 1000 €) anche se negli ultimi mesi alcune pronunce giurisprudenziali e gli orientamenti maggioritari, ritengono sia dovere dei dirigenti quello di pubblicare ONLINE i testi delle loro determinazioni (del resto lo fanno già molti comuni e non vedo cosa ci sarebbe di male). In questo modo tutti potremmo venire a conoscenza di quanto ci costano le trasferte del nostro sindaco a Roma (grazie al cielo quest’anno solo due), oppure quanto si spende per il canile comunale e quant’altro venga gestito con i nostri soldi.
Ma la peculiarità principale, che interessa la maggioranza appartenente alla “Rotta Giusta”, risulta dalle delibere di Consiglio ed in particolare dalle delibere della Giunta Comunale, monitorando le presenze dei nostri “Assessori” a tali assemblee, centri decisionali fondamentali per la vita della nostra comunità.
Data una composizione della giunta così formata:
VENDITTI EMILIO | SINDACO |
VALENTE LINO | VICESINDACO |
SUCCA BARBARA | ASSESSORE |
DI MARIA ANTONIO | ASSESSORE |
LEMBO GIUSEPPE | ASSESSORE |
Entrambi rappresentano (o meglio dovrebbero rappresentare) il governo del nostro paese, e, per tale mansione dovrebbero percepire anche un’indennità (credo circa 200 € da assessore e 400 € da vicesindaco?) che noi paghiamo di tasca nostra per essere amministrati, non per assentarsi ad ogni riunione. Moltiplicate il tutto per 5 anni e…..
Non critico le persone in quanto tali, per le quali il mio rispetto e la stima restano immutate, ma gli “amministratori” che, candidandosi hanno preso un impegno politico davanti agli elettori, e per questo devono rendere conto al popolo assumendosi le responsabilità dell’incarico che hanno assunto.
Non conosco il perché delle ripetute assenze, ma, in caso di impedimenti di ogni genere che non permettano una presenza assidua alle assemblee alle quali si è stati assegnati, esiste uno strumento chiamato DIMISSIONI, o meglio ancora dovrebbe essere il sindaco che li ha nominati a provvedere.
Lo Statuto Comunale parla di quote rosa da rispettare obbligatoriamente (almeno 1/3), e siamo d’accordissimo, ma identifica anche la Giunta come l’organo fondamentale di tutta la macchina pubblica comunale.
Si ha come l’impressione che dopo le ultime elezioni comunali tutto sia concesso e che gli eletti (ed anche i non eletti ma chiamati come esterni) non debbano rendere conto più a nessuno; un disinteresse totale per l’amministrazione che si consuma nell’assordante silenzio di tutti, in primis l’opposizione che dovrebbe vigilare su queste cose, ed in secondo luogo la popolazione che ha il dovere civico di conoscere ed informarsi su come vengono spesi i “loro soldi”.
Non c’è dubbio che la colpa principale di questa situazione è imputabile principalmente al “primo cittadino” costretto a mantenere in piedi una maggioranza sgangherata che “vivacchia” tristemente alimentata da chissà quale compromesso.
A testimoniare ciò ci sono anche le delibere del Consiglio Comunale, ormai convocato solo per le questioni per le quali la legge ne prevede l’obbligatorietà, dalle quali emerge una “strage” di consiglieri di maggioranza non indifferente”. Nell’ultima assemblea comunale è finita 5 a 4 per la “Rotta Giusta” che ha contato tra le sue file ben quattro assenti (Dezzani, Conte, Abiuso, Tronca).
E se qualcuno prende l’influenza?
Se non c’è alcun interesse per la cosa pubblica perché non vi dimettete?
Emilio Venditti dopo un ventennio di amministrazione poteva uscire di scena con tutti gli onori dopo che la cittadinanza, nel 2009, lo ha riconfermato per la quarta volta, invece ha deciso di farlo chiudendosi “a riccio” nella sua “tristissima” maggioranza disegnando la sua parabola discendente, un insuccesso clamoroso (il suo programma elettorale ne è la prova) del quale tutti i suoi consiglieri ed assessori sono complici e per questo saranno sempre ricordati.
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Lucadalex
3 Comments
E questo grazie a quelli come te che l’hanno votato.
PS
Lo spessore culturale dei componenti la giunta è sintomatico.
Ci fosse un laureato!!!
Io almeno parlo, tu che fai?
preparati per le prossime elezioni ……… io sono con te