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Il comizio di Abiuso e la promessa “fra le righe”.

Nel tardo pomeriggio di ieri (Venerdì) ha preso la parola dal solito balcone di P.za Vittorio Emanuele (il solito balcone è quello di Sergio) Pasquale Abiuso, con il comizio conclusivo della sua campagna elettorale in vista del voto di domani.

Un primo dato: il primo dato da rilevare è quello che tra i cinque candidati gambatesani Abiuso è stato l’unico che si è rivolto alla piazza, che più di tutti ci ha messo la faccia in pubblico, rivolgendosi direttamente al popolo senza sponsor e accompagnamento di politici regionali. Gli altri non l’hanno fatto, con l’esclusione di Matteo Petrilli, che qualche settimana fa insieme al candidato presidente Micaela Fanelli, (emozionatissimo) ha preso la parola in pubblico per un piccolo intervento.

In realtà la partecipazione non è stata quella delle grandi occasioni, vuoi un pò per la poca pubblicizzazione dell’evento, vuoi per quella mancanza di fervore già descritta in un precedente articolo.

Per quanto riguarda i toni del discorso tenuto da Pasquale (qui passiamo al soggettivo) l’impressione che ho avuto, in controtendenza a quello che il suo partito fa a livello nazionele, è stata quella di una discussione calma, senza alzare la voce, un eloquio fitto (forse a volte anche troppo!!), articolato (parecchio) ma abbastanza chiaro.

Passiamo al merito: dopo l’illustrazione della sua breve esperienza alla provincia di circa un decennio fa, il discorso ha toccato tutti i punti fondamentali delle esigenze e dei problemi della nostra terra. Lo spopolamento dovuto alla mancanza di lavoro e politiche adeguate in merito, la viabilità disastrata, l’emigrazione della maggior parte dei giovani ecc…

Nello specifico egli ha anche illustrato le sue proposte per Gambatesa (Pasquale mi scuserà se non le ricodo tutte): ha parlato del rilancio della fondovalle come zona industriale, della valorizzazione della cultura musicale a Gambatesa, nella necessità di creare un flusso turistico che rivitalizzi la nostra economia, del bisogno della creazione di un marciapiede che colleghi il paese al “frutteto” (sulla strada provinciale) e di altri interventi specifici per il nostro paese.

Infine un messaggio agli altri candidati e alla popolazione intera: Pasquale esprime il rammarico per l’elevato numero di candidati gambatesani (dei quali ha ha dichiarato di avere grande stima)  e per la mancanza di dialogo e unità utili a convergere tutti su una persona in modo unitario per l’interesse del paese. Ha auspicato altresì che questo avvenga in futuro.

Ma il vero punto forte arriva (sempre secondo me) verso la fine del discorso:

Dice Abiuso: “nella mia carriera politica non mi sembra di aver mai promesso niente a nessuno”, ma ieri dal balcone, fra le righe, una promessa gli è scappata e va al di la delle infrastrutture, di posti di lavoro, e quant’altro viene sbandierato in campagna elettorale.

Pasquale ha promesso, come politico, come uomo, come genitore e come gambatesano, che da martedì, comunque andranno le cose, lui si impegnerà a fondo nel “far qualcosa per Gambatesa” (del resto la pro – loco lo sta già aspettando) anche a costo di creare comitati di sopravvivenza nel duro tentativo che i nostri giovani possano ancora vivere a Gambatesa.

Questa sarà per te, caro Pasquale, la prova di quello che sostieni, e cioè che non hai alcun interesse personale in questa candidatura (cosa che non tutti i nostri candidati possono dire), e sarà proprio questo tuo impegno a favore del paese (comunque andranno le elezioni) che permetterà a coloro che ti hanno sostenuto di essere legittimati e coloro che ti hanno avversato di ricredersi. Naturalmente gambatesablog si farà carico di verificare i tuoi adempimenti nel bene e nel male……

……a te il più caloroso in bocca al lupo.

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