Chiusura castello Gambatesa: l’interessamento del Deputato Antonio Federico e del Consigliere regionale Angelo Primiani

Dopo i comunicati stampa inoltrati dalla Sindaca di Gambatesa, Carmelina Genovese, al Ministro della Cultura, Dario Franceschini e all’Assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Vincenzo Cotugno, sull’inaccettabile chiusura della fortezza gambatesana per mancanza di personale, ripresi da molti mass media, nelle scorse ore si è avuta l’attenzione sulla questione dell’Onorevole del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico e del Consigliere della Regione Molise in quota M5S, Angelo Primiani.

Il rappresentante campobassano a Montecitorio su l’avvenimento succitato, ha dichiarato che la chiusura del castello Di Capua di Gambatesa è un danno per la comunità locale, per l’area del Fortore e per tutto il Molise considerata la presenza al suo interno di dipinti di pregevole fattura.

Federico ha reso noto che, nei giorni scorsi ha avuto una conversazione con la Prima Cittadina del borgo fortorino e di aver riferito il caso al Titolare del Dicastero della Cultura e di dover arrivare ad una soluzione attraverso un’accelerazione dei concorsi che riguardano l’organico AFASEV (Associazione Famiglie Svantaggiati e Volontari) assumendo gli assistenti addetti alla fruizione, all’accoglienza e alla vigilanza risultati idonei. 

Infine, l’esponente pentastellato presente alla Camera, critica il Governo regionale per non aver fatto abbastanza affinché si evitasse l’inaccessibilità del maniero in un periodo di ripresa post Covid.

Invece il componente di una delle minoranze (M5S) presenti a Palazzo D’Aimmo ha affermato che, è d’accordo con Antonio Federico di provvedere a nuove assunzioni, suggerendo di redigere un contratto temporaneo con un ente o associazione esterna.

Secondo il membro dell’Assise molisana, la Giunta regionale ha sbagliato la strategia di marketing e di promozione territoriale fatta durante il suo mandato.

Speriamo il nostro gioiello possa riaprire i suoi battenti al più presto, così da non rendere vani gli sforzi dei tanti volontari che in questi anni hanno lavorato per farlo conoscere ai tanti appassionati d’arte e cultura italiani e stranieri.