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L’effetto sorpresa di Donato D’Antonio: arriva “DEcantazioni PROtoniche”.

Lo ammetto!
Quando ho letto l’email di Donato D’Antonio con cui mi comunicava l’uscita del suo primo libro, dal titolo “DEcantazioni PROtoniche” un po’ mi sono emozionato.


Sono un fan di Donato da sempre. Sono cresciuto con le sue maitunate, con le sue canzoni, con le sue poesie.
Già da prima di essere maggiorenne mi sono nutrito della sua amicizia e delle conversazioni con lui intrattenute sui temi più disparati, in particolare quelli legati al dialetto e alla storia di Gambatesa.
Donato è un geologo, ma anche musicista, cantante, paroliere, appassionato di storia, dotato di una cultura amplissima che si estende in molti ambiti, frutto di una curiosità penetrante associata ad un intuito acutissimo.
In lui si ritrova quella capacità di osservare i fenomeni da punti di vista inusuali che permette di guardare oltre e di scorgere quelle sfumature che non tutti riescono a cogliere.

Tuttavia, Donato, difficilmente fa sfoggio in pubblico delle sue acquisizioni culturali e quasi mai anticipa o condivide i suoi lavori prima delle esibizioni. Un effetto sorpresa che è lo stesso che suscita nel pubblico quando sale sul palco delle maitunate oppure su quello del Festival della Canzone Dialettale Molisana. Chi lo conosce già sa che Donato dirà o farà qualcosa di originale: fIlastrocche satiriche, canzoni o poesie, la certezza è che Donato stupisce sempre.
Lui è così, più che nelle parole, preferisce trasfondere la sua anima nelle sue composizioni e ogni volta è un vero spettacolo.

A mio avviso, nella moltitudine di autori e cantautori Gambatesani dell’ultimo secolo, Donato D’Antonio è sicuramente il più ricercato e il più originale dal punto di vista tematico, terminologico e musicale.

Ho sempre sognato la produzione di un CD con tutte le canzoni di Donato D’Antonio e auspico davvero che negli anni a venire il suo disco possa realmente vedere la luce. Le sue canzoni sono perle stampate nella memoria.
Di alcune ne ricordo la genesi come Popele Spopele e Repopele (anno 2005), A Cuntentezze (2006), di altre, meno note, come I cent stanze du popocce (2003), non risulta pubblicato in rete nessun contenuto audio/video. Memorabile anche la traccia di Ianne Che Nuie incisa sul CD U temp pass a ridere e cantà prodotto dall’Ass. Culturale I maitunat’.
Negli ultimi anni, Donato si è dedicato soprattutto alle filastrocche satiriche, declamate sul palco delle maitunate: tra le più famose quella con i soprannomi di Gambatesa (2013), Sant Iammates (2015) e A Memorie (2011).

Sempre fedele all’effetto sorpresa, oggi arriva il primo libro di Donato D’Antonio, dal titolo che è tutto un programma “DEcantazioni PROtoniche – (Poesie satiriche, Maitunate, Canzoni in dialetto gambatesano con traduzione a fronte in italiano e note etimologiche)“.
Si tratta di un libro di oltre 400 pagine contenente poesie, canzoni e maitunate rigorosamente scritte in dialetto gambatesano, alcune delle quali, addirittura inedite. SI parte dal 1985 fino al 2019. Un viaggio lungo oltre 30 anni che ripercorre la storia di Gambatesa in un turbinio di termini antichi dialettali modi di dire, proverbi, mottetti, storie di tempi passati, personaggi storici e tanto altro.

Il libro è in prenotazione con l’indice già consultabile e una breve descrizione del lavoro al seguente link https://www.tellura.it/decantazioni-protoniche/. Per prenotare il libro, la cui uscita dovrebbe avvenire per fine mese, basta compilare il modulo presente nella pagina. Facciamolo tutti!

Un volume imperdibile per ogni Gambatesano!

Grazie Donato

(Grazie anche a Domenico Giorgio e al suo archivio multimediale pubblicato su Youtube che ci permette di riascoltare e avere sempre a disposizione canzoni, poesie, maitunate e ogni altra esternazione artistica espressa dai Gambatesani).


del suo modo di scrivere, di cantare, di

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